Da Johanna il 15/06/2020
Luoghi emblematici di questo territorio sono la riserva naturale di Scandola, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, il villaggio di Porto e la sua torre quadrata, Cargese e le due chiese che si fronteggiano, una cattolica e l'altra ortodossa, la foresta di Aitone e il villaggio di Evisa, Renno e la sua famosa "Tumbera" e Murzo con la sua fiera del miele.
Fra le falesie di granito rosso, chi ammira il sole porpora immergersi al tramonto nelle acque blu mare del Golfo, non riesce quasi a trovare le parole per esprimere l’incanto. E la penisola di Girolata, una penisola alla fine del mondo, con il suo omonimo remoto villaggio, aggiungono magia e fanno vivere intense emozioni. Con le sue scogliere a picco sul mare, le cime aguzze e le aquile pescatrici che si gettano dalle colate laviche fossili verso i pesci del mare turchese, Scandola, poco oltre Girolata, sembra immersa in una solitudine di grandiosa e misteriosa bellezza.
E le Calanche di Piana, all'estremità meridionale del Golfo di Porto, riservano grandi emozioni, anche per chi ha già visto tutto. La montagna, che sembra gettarsi nel Golfo di Porto in un caos da fine del mondo, è qui particolarmente spettacolare e intensa. Bisogna assolutamente vedere le sue cime granitiche giocare con il sole e accendersi di colore, ora arancione ora porpora, a seconda del momento del giorno.
Bisogna visitare anche Cargese e le sue chiese, Sagone e le sue spiagge immacolate e tante altre... Come nella maggior parte delle regioni della Corsica, i paesaggi della costa occidentale sono solo una parte delle sue attrazioni.
Nell'entroterra, questo territorio ospita maestose foreste: qui Aïtone e i suoi immensi pini larici; là i laghi e le gole, e la riserva naturale di Scandola, l'unica in Europa ad essere sia marittima che terrestre.
E ovunque un'infinita varietà di villaggi di montagna, tra cui Ota, punto di partenza di un sentiero che porta alle spettacolari Gole della Spelunca. Tra mare e montagna, la regione di Porto è stata a lungo al riparo in questa enclave e ha quindi mantenuto intatti il suo stile di vita e le sue abitudini. Per questo e per altri motivi, non si deve esitare a immergersi nel cuore dell'isola. Per conoscere davvero i Corsi e per alcune chicche da vedere, come il Tafunatu, il Monte Cinto o i laghi di Nino e Creno, per esempio.