Da Clémence il 24/07/2019
Partenza da Zonza per la tappa più lunga del percorso GT20 con 71 chilometri e 1000 metri di dislivello positivo verso l'estremo sud, Bunifaziu (Bonifacio).
Ma per cominciare 15 km di discesa! Fino a Levie e 5 km ancora dopo.
Levie, uno dei villaggi più antichi e storici della Corsica, è il compromesso perfetto tra mare e montagna, a soli 25 minuti da Propriano e 45 minuti da Porto-Vecchio.
Levie, capitale dell'Alta Rocca, deve il suo nome “le vie” alle strade, ai sentieri, alle mulattiere o ai percorsi da fare a piedi, che conducevano alla spiaggia o alla montagna.
Nel mese di giugno, le "Médiévales de Levie", un evento imperdibile che richiama ogni anno un gran numero di visitatori, dove sono presentate la storia viva dell'artigianato, le arti ancestrali, le belle arti, la gastronomia.......
3 giorni durante i quali il paese torna indietro nel tempo e ritorna al Medioevo. Quest'anno è stata la nona edizione consecutiva, l'evento è ormai radicato nella vita culturale e festiva locale.
In paese un bivio propone di girare a sinistra in direzione Carbini, Porti-Vechju (Porto-Vecchio)...... scendendo dritto si scende a Santa-Lucia di Talla (Sainte-Lucie-de-Tallano) e Propriano..
Così la strada scende per altri 5 chilometri fino al ponte Pargula e poi risale fino a Carbini, che ha a sinistra, all'ingresso del paese, il suo notevole campanile separato dalla chiesa di San Giovanni Battista.
Poco più in alto si attraversa, Oronu, un comune di Carbini. Dietro un muretto a sinistra c'è una fontana
Ora stiamo risalendo la Bocca di Bacinu, sulla parete nord, dal ponte Pargula (prima di Carbini) : sono 10,20 km e 463 metri di dislivello. La salita dalla parete sud, che parte da più in basso, è più lunga e più ripida.
Il colle si trova ad un'altitudine di 809m e offre una vista panoramica del massiccio di Cagna e della costa orientale con il Golfo di Porto-Vecchio che vedremo avvicinarsi durante tutta la discesa. Il cartellone al colle, come tutti i pannelli in Corsica, non è sfuggito ai pallettoni.
La strada è magnifica e selvaggia, tra macchia e massi granitici e scende più ripida della salita con percentuali del 10% e alcune curve strette, quindi bisogna fare attenzione.
Dopo 5 km di discesa la strada diventa tranquilla per 3 km con un passaggio nella galleria di Scaffi d'Usciolu (molto breve e non illuminata), poi di nuovo 5 km di discesa fino al successivo incrocio dove si va dritti verso Sotta.
Ci troviamo in questo lungo rettilineo fiancheggiato da pini che continua a scendere lentamente prima di girare a sinistra per salire sul "muro" di Sotta, salita breve ma intensa! Un piccolo fico in cima a recuperare (zitti, il fico appartiene a qualcuno, ma alcuni rami traboccano sulla strada.. ).
Prendiamo a sinistra verso il centro del paese dove c'è un delizioso panificio sulla destra "Sucré, Salé" e sulla sinistra una chiesa, poi una piccola piazza con mini-market, caffè e negozio di alimentari corso. A questo punto bisogna girare a destra verso Chera e si sale un po'....., per circa 6 km su una bella strada con curve leggere. Arriviamo alla "Bocca di Sardi" (non c'è un cartello che indica questo colle ma l'ho visto sulla mappa), pensiamo che sia finita ma no, quando sembra di essere arrivati, c’è ancora strada da fare!
Abbastanza infinita questa parte dell'itinerario, è vero, è vero, è vero, ne abbiamo abbastanza, "basta! "
Chera è un piccolo villaggio il cui nome deriva probabilmente da "roccia", infatti una roccia enigmatica chiamata "Oriu" domina il villaggio. Gli Oriu sono rifugi trogloditi utilizzati principalmente dagli antichi come granai di fieno e cereali.
Infine si scende, la strada è bella anche dall'altro lato fino a Saparelli e all'incrocio con la nazionale T10. Fate attenzione al grande rettilineo pericoloso per 6 km (specialmente i primi 3), si va veloce.
Dopo una brusca curva in discesa e una piccola salita prendiamo a sinistra in direzione Sant'Amanza e arriviamo a Bunifaziu da dietro, ultima stradina, pianeggiante e senza troppo traffico. per finire tranquillamente questa tappa e la Grande Traversata.
Bonifacio, definita la capitale pittoresca della Corsica, affascina con la sua spettacolare bellezza.
Se avete qualche giorno libero dopo questa epopea ciclistica c'è molto da vedere qui intorno.
La città delle scogliere, dalla roccia calcarea, è un vero e proprio museo a cielo aperto e offre una collezione di monumenti storici e naturali.
FIN
Punti di interesse turistico della tappa :