Se queste riserve naturali contribuiscono alla conservazione della natura in Corsica, promuovono anche lo sviluppo economico dei territori.
Nella maggior parte dei casi, i regolamenti non portano al "santuario" ma consentono di adattare alcune pratiche alla sensibilità del sito, alla sua fauna e flora.
La pesca professionale, regolamentata ma autorizzata a Scandola come nelle Bocche di Bonifacio, beneficia delle misure di tutela e gestione intraprese.
.Nella maggior parte dei casi, i regolamenti non portano al "santuario" ma consentono di adattare alcune pratiche alla sensibilità del sito, alla sua fauna e flora. La pesca professionale, regolamentata ma autorizzata a Scandola come nelle Bocche di Bonifacio, beneficia delle misure di tutela e gestione intraprese, così come i sentieri segnalati intorno alle riserve naturali (stagni di Biguglia o Tanchiccia per esempio).
La riserva naturale di Scandola si estende per 1.919 ettari di cui 1.000 marittimi. Situato all'interno di un sito elencato come Patrimonio dell'Umanità, conserva un paesaggio segnato dalla presenza di rocce vulcaniche risalenti ai primari e notevoli ecosistemi costieri e sottomarini del Mediterraneo. La sua classificazione e gestione hanno permesso di salvare il falco pescatore.
La Riserva naturale delle Isole Cerbicale (60 ha) garantisce la conservazione di flora e fauna con endemismo particolarmente marcato. Ora è integrato nel Parco Marino Internazionale.
La riserva naturale delle Isole Finocchiarola è la più piccola della Corsica (3 ha). Situato all'estremità di Capo Corso, protegge una colonia di gabbiani di Audouin, la più grande della Corsica. È gestito da un'associazione che riunisce i comuni, il Dipartimento dell'Alta Corsica e il Conservatoire du littoral.
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La réserve naturelle de l'étang de Biguglia (1 752 ha) garantit la protection et la gestion de la principale zone humide de Corse, reconnue d'intérêt international au titre de la convention de Ramsar.
La più grande riserva naturale della Francia continentale estende i suoi 79.460 ettari nelle Bocche di Bonifacio a sud del Santuario per i mammiferi marini del Mediterraneo (Pelagos) e nel cuore del Parco Marino Internazionale tra Corsica e Sardegna. In questo paesaggio, classificato anche come sito, una flora cosmopolita combina influenze alpine e nordafricane. Gran parte delle popolazioni di uccelli del Mediterraneo (cormorani, berte, gabbiani, ecc.) Si riproducono in questo arcipelago. Molti organismi marini in via di estinzione, come la patella gigante o la cernia, hanno trovato rifugio in questo stretto.
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A questa vasta area protetta si aggiunge l'ultima aggiunta alle riserve naturali della Corsica, quella delle Tre Padule de Suartone. I suoi 217 ettari di macchia ospitano una serie di stagni temporanei che raggruppano specie vegetali particolarmente rare.