I siti preistorici

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I siti preistorici . Per gli appassionati di turismo culturale, la Corsica propone una storia appassionante e un passato estremamente ricco che risale alla preistoria. Numerose vestigia del periodo sono ancora oggi visibili in diversi siti come Filitosa, Cauria o Cucuruzzu, che hanno saputo conservare il loro stato originario nel corso del tempo. I menhir e i muri di cinta presenti nascondono numerosi misteri a volte ancora irrisolti. Nuove vestigia vengono spesso scoperte in diversi luoghi dell’isola e sono oggetto di studi e ricerche. Dobbiamo la classificazione di questi siti nel patrimonio culturale principalmente a un ricercatore del CNRS, Roger Grosjean.

Il sito preistorico di Filitosa

Da  8 millenni, nella parte finale della valle del  Taravo, le statue e i menhir di Filitosa sono attentamente custoditi e hanno reso famoso il sito, localizzato sul comune di Sollacaro. Superata l’occupazione romana, i menhir e le « Torre » sono presenti dal VI secolo. Gli intagliatori di pietra preistorici e gli scultori megalitici dell’epoca hanno saputo fare di Filitosa il più grande centro di arte statuaria dell’isola e il più spettacolare del Mediterraneo. Scoperto da Charles-Antoine Cesari nel 1946, è stato esplorato da un ricercatore del CNRS nel corso di 20 anni.

 

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Filitosa

20140 Sollacaro

https://www.filitosa.fr/

Il sito archeologico di Cauria

Il sito di Cauria, situato in prossimità di Sartène sulle alture del golfo del Valinco è caratterizzato da allineamenti di pietre ( Stantari e Rinaghju) che sono monumenti megalitici costituiti da pietre erette, menhir e statue in granito. Cauria testimonia una occupazione umana a partire dal neolitico. Sul sito è presente anche il dolmen di Funtanaccia , il meglio conservato della Corsica. Se passate per Sartène andando a visitare Cauria, visitate il Museo dipartimentale della preistoria: qui sono esposti numerosi oggetti provenienti dal sito preistorico e dall’intera regione.

 

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Il sito preistorico di Cucuruzzu

Il sito del Castello di Cucuruzzu, situato in prossimità di Lévie, è un villaggio-fortezza che risale all’Età del bronzo (2000 anni avanti Cristo) e che è stato abbandonato nel III secolo prima della nostra era. Cucuruzzu integra elementi come blocchi di roccia granitica sovrapposti che costituiscono le mura. Una scala grossolanamente intagliata conduce all’interno delle mura e fa scoprire numerosi rifugi e recessi su 400 m². Cucuruzzu, situato nel cuore  dell’Alta Rocca offre una vista straordinaria sulle Guglie di Bavella.

 

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