20248 Macinaggio
04 95 35 42 04
04 95 35 42 57
Del passato glorioso di Macinaggio-Rogliano rimangono le rovine di alcuni edifici straordinari : tre castelli in rovina, delle torri, delle chiese, delle cappelle, delle tombe monumentali ed alcuni imponenti edifici privati a testimonianza della situazione economica privilegiata di cui godeva il comune in passato. L'odierno comune di Rogliano che si estende su una superficie di circa 26,7 km², è dominato ad ovest dalla dorsale di Cap Corse che culmina alle Tre Punte (603 m). Comprende alcuni vecchi comuni di San COLOMBANO (parte sud dell'attuale comune) e di CHIAPELLA (un terzo a Nord), e conta circa 500 abitanti in inverno (2 000 l'estate). Al contrario negli anni tra il 1850 e 1875, otto frazioni di Rogliano erano sotto la protezione di due castelli, oggi in rovina A sud del villaggio di Vignale, le rovine ed il sito dei Castellacciu San Colombano e del Castellu; e di cinque torri... Le torri di Quercioli e Bettolacce vi sedurranno insieme alla torre Barbara Da Mare che li domina ad ovest. Costruite nel 16° secolo, le torri di Cap Corse avevano il compito di controllare e difendere le coste dell'isola Oggi queste torri sono protette e ristrutturate poiché considerate parte integrante del patrimonio architettonico insulare. L' 11° secolo pisano fu per Cap Corse, un fiorire di chiese e cappelle romaniche, a navata unica ed absidi semi-cilindrici. Tutte le chiese furono in maggioranza ricostruite sotto l'influenza barocca italiana che le arricchì e le decorò ancor di più La chiesa, il campanile, il presbiterio e la cappella della confraternita completano la struttura religiosa del villaggio. Al centro di Rogliano si erge la chiesa arroccata di Sant'Angellu che risale al XVI° secolo, che fu ingrandita e dotata nel XVIII° secolo di una bella facciata classica. All'interno l'altare maggiore di marmo bianco è un dono dei Roglianais di Porto Rico. Macinaggio, che deve il suo nome ai suoi mulini a vento, è il più grande porto di Cap Corse. È un porto molto attivo e dinamico sin dall'antichità, perché i romani se ne servivano come porto militare. Come dettava la moda degli anni 70, epoca in cui lo stato incoraggiava la creazione dei porti da diporto, Macinaggio ha costruito il suo in cima al Cap. Al riparo dai venti dominanti, il porto è dotato di 2 000 metri di banchine, ed offre numerose attrezzature e servizi moderni: riparazioni, carenatura, ponte elevatore (45 t) gru, acqua potabile, carburante ed elettricità sulle banchine... La marina che conta oggi su 585 posti sul lungofiume ha raddoppiato dal 1971 la sua capacità: accoglie barche fino a 50m grazie a banchine attrezzate, 260 posti sono per i transiti, (2 ore). La sua capacità ricettiva varia tra le 1 200 e le 1 500 persone estate.
No